Senso di fame e di sazietà: quali zone del cervello regolano l’assunzione di cibo?

Abbuffate

Il controllo del peso, la guerra con se stessi per il controllo dell’assunzione di alimenti, la fatica per perdere qualche chilo, cose che accomunano molte persone, soprattutto in questo secolo in cui si pone cosi’ tanta importanza all’estetica e alla salute. Ma come molti sanno tutto ciò, e anche di più, dipende da molteplici fattori che spaziano dal fisiologico, biologico, alle emozioni, fino alle abitudini sociali.

Tutti questi fattori spesso, se non sempre, si intrecciano tra loro e si influenzano a vicenda in una stretta correlazione. Un piccolo esempio di ciò può essere fornito dalla spiegazione della presenza nel nostro cervello di parti di esse, quali l’ipotalamo, che inducono o inibiscono l’appetito, come dimostrato da vari esperimenti. Difatti la stimolazione dell’ ipotalamo laterale induce un animale a mangiare voracemente, mentre la stimolazione dei nuclei ventromediali dell’ipotalamo provoca completa sazietà e l’animale rifiuta di mangiare anche in presenza di cibi molto appetitosi. Al contrario, la distruzione dei nuclei ventromediali produce esattamente lo stesso effetto della stimolazione del nucleo laterale ipotalamico, cioè voracità, per cui l’animale continua a mangiare sino a diventare estremamente obeso. Le lesioni del nucleo ipotalamico laterale producono a volte assenza totale di ogni desiderio di cibo.

cervelloPerciò possiamo indicare il nucleo laterale dell’ipotalamo come centro della fame, mentre possiamo indicare il nucleo ventromediale dell’ipotalamo come il centro della sazietà.

centri fame
Ma l’ipotalamo è strettamente connesso a diverse altri centri, quali ad esempio l’amigdala e le aree corticali del sistema limbico, centri noti, tra le tante funzioni, anche per quelle legate all’emotività, dunque non c’è da stupirsi della forte connessione e influenza tra le emozioni che si provano e l’appetito e la sazietà, tanto più se si aggiungono i collegamenti tra il cervello e il sistema digerente. Pare evidente che quando si ragiona del comportamento alimentare si debba tener presente delle strette connessioni tra biologico e psicologico-emotivo. Ciò vale sia nella vita quotidiana, sia quando si è impegnati nel seguire una dieta, poiché una conoscenza delle proprie emozioni e di quali possibili influenze possano esse avere sul proprio appetito o sazietà, potrebbero aiutare e supportare il soggetto.

Dott. Gerardo Telese

Psicologo – psicoterapeuta

Cell. 347.488.3481

E-Mail: g.telese@gmail.it

Senso di fame e di sazietà: quali zone del cervello regolano l’assunzione di cibo? ultima modifica: 2016-06-01T15:25:58+00:00 da Dietaok.it