Succhi di frutta: come sono fatti

Il classico succo di frutta è una bevanda decisamente molto utilizzata ma, nonostante gli scaffali dei supermercati siano pieni, ormai, di ogni tipo di bibita, adatto a qualsiasi esigenza, la confusione imperante sul concetto di succo di frutta e il suo ruolo nella dieta regna ancora sovrana.

Esistono, quindi, varie tipologie di succhi di frutta, con concentrazioni di frutta utilizzate molto diverse; non tutti possono essere assunti mentre si segue una dieta dimagrante, perché hanno una concentrazione di zuccheri spesso troppo alta con conseguenti innalzamenti della glicemia che sarebbe meglio evitare.

Come spiegato nell’articolo apposito, l’unico elemento che ci può salvare è saper leggere le etichette alimentari.

Proviamo lo stesso, però, a dipanare la matassa per capire cosa effettivamente ci troviamo di fronte quando compriamo una confezione:

  • Che differenza c’è, quindi, tra succo, nettare e bevanda alla frutta?

Il succo di frutta, “viene ottenuto da frutta sana e matura, fresca o conservata al freddo, appartenente ad una o più specie e avente il colore, l’aroma e il gusto caratteristici dei succhi di frutta da cui proviene. L’aroma, la polpa e le cellule del succo che sono separati durante la lavorazione possono essere restituiti allo stesso succo.” Questa è la definizione secondo la Direttiva 2001/112/CE, attuata in Italia con D. Lgs. n. 151/2004.

La frutta utilizzata può, quindi, essere:

  • frutta fresca;

  • ricostituita, cioè ottenuta da un succo precedentemente concentrato e disidratato, in questo caso bisogna indicare la percentuale di frutta fresca e concentrata presenti;

  • frutta surgelata (non è obbligatorio indicarlo in etichetta)

Il nettare di frutta, invece, è una bevanda contenente acqua e zuccheri aggiunti, fino ad un massimo del 20% sul peso totale del prodotto (percentuale sempre da indicarsi). Quindi la percentuale di frutta si abbassa fino al 50%.

Il succo o polpa di frutta sono ricavati dalla purea del frutto e soggette alle stesse quantità minime per legge. Sono praticamente sinonimi del nettare.

Poi si entra nella categoria delle bibite:

  • Bibite o bevande a base di frutta, in cui la concentrazione di frutta scende intorno al 12% e il resto è composto da: acqua, zucchero e additivi (per esempio l’aranciata)

  • Bibite di fantasia (con o senza gusto di frutta), sono presenti percentuali minime di frutta (meno del 12%) oppure ci sono solo aromi di un certo frutto.

  • Bibite a base di estratti di frutta, prevede presenza di estratti di frutta senza percentuale minima (per esempio il chinotto o la cedrata) e il resto della composizione prevede: acqua, zucchero, anidride carbonica.

Aggiornamenti:

Il 28 Aprile 2015 entrerà definitivamente in vigore il DL n.20 del 19/02/2014 che aiuterà a semplificare di molto le etichette, infatti:

  • I succhi di frutta non potranno più contenere zuccheri aggiunti o edulcoranti, quindi la dicitura “senza zuccheri aggiunti” non sarà più consentita;

  • Nei nettari di frutta sarà consentita l’aggiunta di zuccheri (o miele) fino al 20% del prodotto finito e di edulcoranti. Se il nettare ne contiene naturalmente, dovrà portare la scritta “contiene naturalmente zuccheri”;

  • Se si usano due frutti diversi nella preparazione del succo, dovranno essere indicati entrambi. Se i frutti sono più di tre, verrà riportata in etichetta la dicitura generica “più specie di frutta” o “più frutti”.

Il parere della nutrizionista:

La scelta migliore, sia quando dobbiamo dare una bevanda ai nostri bambini, sia per dissetarsi o per ricaricarsi di energie, è senza dubbio quella di optare per delle spremute di frutta naturali. Le uniche in grado di apportare realmente le vitamine gli zuccheri semplici di cui abbiamo bisogno.

Se proprio non ci è possibile, conviene allora optare per dei succhi di frutta (magari biologici), senza aggiunta di zuccheri, additivi e aromi. In genere, si riconoscono dalla scadenza breve e che devono essere conservati sempre al fresco. Sono questi i prodotti che possono rappresentare una effettiva garanzia di qualità.

Succhi di frutta: come sono fatti ultima modifica: 2015-03-30T15:18:28+00:00 da Dietaok.it