Ipertensione: cause e dieta per guarire senza farmaci
Cos’è l’ipertensione arteriosa? Cosa di intende dire quando si una persona viene definita ipertesa? Parliamo di una patologia la cui diffusione sta aumentando in modo preoccupante nella popolazione italiana. Essa è caratterizzata da un aumento dei valori della pressione massima (sistolica) oltre i 140 mmHg e/o di quella minima (diastolica) oltre i 95 mmHg.
Quando la malattia è conclamata e non dovuta a sporadici stress, essa può essere suddivisa in due tipologie:
- Ipertensione primaria o essenziale, che è quella che colpisce la maggior parte dei soggetti e non viene causata da particolari patologie ma è dovuta principalmente a uno scorretto stile di vita, come per esempio un’alimentazione sbagliata.
- Ipertensione secondaria, in cui l’innalzamento pressorio è dovuto a cause organiche come la stenosi dell’arteria renale (cioè la riduzione di ampiezza del condotto), insufficienza renale, la sindrome di Cushing o l’ipertiroidismo.
Ipertensione: cause e pericoli
La pericolosità dell’ipertensione è dovuta al fatto che predispone a patologie ben più gravi come l’ictus, l’infarto del miocardio, malattie coronariche, ecc. Questo perché l’elevata pressione sulle pareti dei vasi cardiaci può provocare un loro ispessimento che può provocare ischemie più o meno gravi. Le arterie stesse vengono danneggiate dalla formazione di piccole lesioni all’interno delle quali rimangono incastrati i grassi provenienti dalla dieta e circolanti nel sangue. Questi, accumulandosi, vanno a formare una specie di tappo che diminuisce drasticamente la quantità di sangue che vi scorre e genera i cosiddetti “ateromi“, ossia vere e proprie placche aterosclerotiche di grasso.
Anche i reni verranno affaticati, con la perdita nelle urine di sostanze fondamentali per l’equilibrio organico e l’insorgenza di fastidiosi gonfiori mattutini alle gambe e gli occhi.
Tutti questi accumuli possono andare a colpire anche il cervello, causando ipossia, ovvero un ridotto apporto di ossigeno che arriva ai neuroni), alterazioni delle funzioni cerebrali fino al serio pericolo di veri e propri ictus.
In entrambi i tipi di ipertensione citati, modificando il proprio stile di vita si può migliorare di molto il quadro generale: nel primo caso si può arrivare a normalizzare la situazione pressoria, nel secondo caso di può ridurre di molto la quantità di farmaci assunta.
I fattori predisponenti lo sviluppo dell’ipertensione sono molteplici: obesità, sedentarietà, stress, fumo, abuso di alcool, età.
Le linee guida scientifiche raccomandate per migliorare lo stato ipertensivo si focalizzano essenzialmente su tre punti:
– Dimagrimento se si è in sovrappeso, altrimenti mantenimento del peso forma
– Forte diminuzione del consumo di sodio
– Forte diminuzione del consumo di alcool
Ipertensione: quali test per la diagnosi?
Premesso che la visita medica è indispensabile, la diagnosi è relativamente semplice. Fondamentale sarà eseguire:
–Analisi del sangue con emocromo, di funzionalità renale (creatinenia, azotemia) e di elettroliti come sodio, potassio e cloro
-Analisi della funzionalità endocrina
– Elettrocardiogramma
Una volta accertato dal medico che si soffre di questa patologia, è necessario correre ai ripari il prima possibile!
La dieta contro l’ipertensione è un passaggio obbligato di cui non si può non tenere conto.
Ma quali sono realmente gli alimenti che si possono mangiare?
Quali cibi evitare?
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