Il pompelmo è un agrume dai mille benefici: è ricco di vitamina C, sali minerali, acido citrico, è molto indicato nelle diete depurative per il suo potere altamente dissetante e rinfrescante e contiene anche pochissime calorie: solo 26 per 100g .

Eppure il pompelmo ha una forte controindicazione: incide sull’effetto di molti farmaci, per cui il suo utilizzo deve essere cauto.

Alcune componenti del pompelmo, come bergamottino e nargirina, vanno ad agire su un enzima intestinale ed epatico, detto citocromo P450, bloccandolo. Questo enzima ha parte attiva nella eliminazione dei farmaci da parte del corpo, e se viene bloccato, il risultato sarà il mancato smaltimento dei farmaci e una loro eccessiva permanenza nel corpo, causando un sovradosaggio che può provocare effetti collaterali non indifferenti.

Questa interazione, avvenendo nell’intestino, è circoscritta ai farmaci orali. I farmaci che possono maggiormente interagire con il succo di pompelmo sono: statine, immuno-soppressori, anti-aritmici e calcio-antagonisti.

Cosa fare? Limitare molto o evitare del tutto il consumo di pompelmo se si assumono questi farmaci e consultarsi con il proprio medico curante è la scelta migliore per un giusto approccio al problema.