Periodo di saldi: quando lo shopping diventa un incubo

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Questo intervento volevo dedicarlo a te che odi i saldi e no, non mi riferisco al marito o fidanzato costretto ad accompagnare la propria metà in estenuanti uscite alla ricerca dell’occasione più conveniente.
Si, perché anche se è credenza popolare che lo shopping rappresenti lo sport nazionale femminile, sono tante le donne in sovrappeso più o meno grave per le quali il momento di andare a fare compere è, invece, una vera e propria tortura e durante il periodo dei saldi, quando si dovrebbero fare i migliori affari, tutto questo si amplifica a dismisura.

Se ti riconosci in questo tipo di donna, questi atteggiamenti ti suoneranno molto familiari:

  • Eviti di guardare il tuo riflesso nelle vetrine,
  • Entri in un negozio con magone e insicurezza,
  • Provi l’ennesimo abito che non ti valorizza e che non calza come vorresti con rassegnazione
  • Ti senti costretta a rinunciare per optare alla fine su un classico maglione largo e pantaloni scuri (“si sa che il nero sfina”).

Converrai con me che ragionando in questo modo si finisce per coprirsi e non vestirsi.
In questo modo, infatti, non ci si valorizza affatto ma si cerca solo di acquistare abiti che camuffino e nascondano le forme troppo generose.
Tante donne vorrebbero approfittare dei saldi ma lo fanno con lo stesso spirito di quando si tenta un esame all’università già sapendo di essere bocciati, solo che qui a bocciare non c’è il professore ma ci siamo solo noi stesse.

Troppo spesso capita questo e troppo spesso lasciamo passare del tempo in modo inerme, senza fare nulla.
Viviamo il sovrappeso come una condizione statica, pensando che per noi è troppo difficile rinunciare al dolce o alla cioccolata quotidiani, troppo complicato iniziare a fare sport, figuriamoci andare in palestra (“che vergogna! In questo stato mi guarderebbero tutti…”).

Uno degli errori più comuni che si fa in questi casi è il sognare a occhi aperti, un esempio? la sequenza in genere è questa: entriamo in un negozio perché abbiamo adocchiato un abito che ci piace molto ma una volta indossato vediamo palesemente che non ci sta bene e subito avvertiamo un forte senso di colpa e di frustrazione, ci guardiamo allo specchio condannandoci senza pietà e pensando che se riuscissimo a perdere quel tot di chili allora si che ci sentiremmo sicure.
Cominciamo a pensare che solo in quel momento, una volta magre e con un corpo tonico e perfetto, infatti, troveremmo abiti adatti, appariremmo splendide, colpiremmo chi ci interessa e, finalmente sicure di noi stesse, avremo diritto a felicità e soddisfazione. Riusciamo quasi a immaginare il senso di gioia che proveremmo per poi tornare con i piedi per terra osservando la nostra immagine riflessa. Di conseguenza, usciamo dal negozio sentendoci sconfitte e la sera ci consoliamo con una pizza o un dolce o altro (“tanto ormai…”).
Ovviamente, riduciamo al minimo gli acquisti di abbigliamento e optiamo magari per migliorare quelli
che vediamo come altri punti di forza, come il make up, la cura delle mani, un diverso taglio di capelli, ecc.

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Beh, ovviamente non può più funzionare così. Per tutta una serie di motivi:

– Il primo: dimagrire rapidamente un tot di chili non assicura la felicità.
La nostra vita non cambierà di punto in bianco, ne’ appariremo diverse agli occhi degli altri, non nel senso che vorremo, almeno.
– Il secondo: la soddisfazione per noi stesse la dobbiamo raggiungere ora.
Praticamente, il detto “non rimandare a domani quel che puoi fare oggi” è più che mai veritiero. Dobbiamo sentirci soddisfatte di noi oggi, non “quando saremo dimagrite”. Il tempo passa e non possiamo sprecarlo nell’attesa di qualcosa che chissà quando avverrà.
– Dedicarsi alla cura di se’ attraverso il make-up o con l’estetica in generale va benissimo, a patto che non sia una compensazione per un problema che non sappiamo o vogliamo affrontare, cioè i chili di troppo.

Se ti sei rispecchiata almeno in parte in questa descrizione, è davvero giunto il momento di dire basta!
Bisogna cominciare a volersi bene davvero, dal profondo e questo lo si può fare attraverso un passaggio necessario e assolutamente efficace: l’accettazione. Quando smetterai di inseguire sogni ma ti impegnerai concretamente nel volerti bene e accettarti con difetti e imperfezioni, allora davvero avrai una nuova luce negli occhi e se ne accorgeranno tutti, questo è garantito.

Se sei in sovrappeso respira e risolvi un problema alla volta: cosa puoi fare di concreto per migliorare?

Ecco qualche suggerimento pratico:
– Smettila di farti la guerra. Mettiti davanti allo specchio e guardati con indulgenza. Sii propositiva sui miglioramenti che puoi raggiungere in breve.
– Punta sulla qualità della tua alimentazione: volersi bene vuol dire curare la propria salute. Non pensare di dover perdere 20 chili ma pensa a piccole cifre, sostituisci il cibo spazzatura con cibo sano, fatti aiutare da un nutrizionista se non sai orientarti. Non c’è bisogno di cambiamenti drastici ma comincia a mettere ordine nella tua routine alimentare.
Dedicati un’ora ogni giorno. Lavoro, marito, figli, genitori, tutto il mondo continuerà ad andare avanti per una sola ora senza di te. In quell’ora cammina, corri, vai in palestra o in piscina, dedicala al tuo benessere fisico. Se tu ti sentirai serena ne gioveranno tutti quelli che ti sono attorno.
Regalati ciò che davvero ti valorizza. Sovrappeso non vuol dire per forza non piacersi allo specchio. Costringiti a comprare abiti con i giusti tagli e linee adeguate alla tua figura, che risaltino davvero i tuoi punti di forza e non fermarti fin quando non ti piace la tua immagine allo specchio.

Questi sono solo i primi passi ma sono fondamentali per farti acquisire consapevolezza e serenità. Appena vedrai il tuo corpo che comincia a cambiare ti sorprenderai a porti nuovi obbiettivi, a scoprire una progettualità che non pensavi di avere e scoprirai che sorridi molto più facilmente di prima. La tua qualità della vita cambierà drasticamente e se avrai costanza e ti impegnerai potrai raggiungere risultati che all’inizio non pensavi neanche possibili.

Basta essere rinunciataria, quindi, pensa da ORA a come puoi cambiare la tua vita e comincia a metterlo in pratica.
Raccontami, se ti va, come hai cambiato il tuo percorso e come sei cambiata tu durante questo cammino perché non c’è dieta che tenga se alla base non c’è l’amore per te stessa.

Se vuoi approfondire l’argomento, ti segnalo su Amazon, “I sei pilastri dell’autostima” di Nathaniel Branden:

Periodo di saldi: quando lo shopping diventa un incubo ultima modifica: 2018-01-18T16:26:25+00:00 da Dietaok.it